23 luglio 2017 – Settima Domenica dopo Pentecoste (anno A)

L’ingresso nella terra promessa avviene non attraversando una porta, ma il fiume Giordano. Dio vuole però lasciare un segno perpetuo di questa entrata: dodici pietre erette, quale riferimento per le dodici tribù d’Israele. Gesù, in cammino verso Gerusalemme, indica in una porta stretta il passaggio in Dio della vita.

L’esistenza è chiamata a progredire in un percorso che Dio rivela e per il quale è necessario essere preparati e tempestivi. Persistendo, invece, in un’appartenenza formale e calcolata, senza lotta né sforzo, si profila un’estraneità dolorosa e inattesa ma effettiva: “Mi dispiace, ma non ti conosco e non so da dove vieni”.

don Paolo

Qui le letture: http://spl.ink/letture_23072017

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