25 giugno 2017 – Terza Domenica dopo Pentecoste (anno A)

Potrebbe ma non vuole fare da solo, Dio: infatti intende l’uomo non solo come destinatario ma come collaboratore della sua opera. Egli desidera affidargliela, affinché il suo agire – sintetizzato nel compito di custodire e di coltivare – sia nella luce della verità e progredisca con le stesse intenzioni e modalità del Creatore.

La visibilità di Gesù e il dono dello Spirito sono decisivi per realizzare il progetto avviato dal Padre: “Dio – rivela Gesù a Nicodemo – ha mandato il Figlio perché il mondo sia salvato per mezzo di lui”. Un totale affidamento a Dio nella conoscenza del bene e del male generi buoni frutti dall’albero della nostra vita.

don Paolo

Qui le letture: http://spl.ink/letture_25062017

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