12 Febbraio 2023 – Penultima Domenica dopo l’Epifania (anno A)

E’ molto importante riconoscere la nostra appartenenza perché questa coscienza infonde chiarezza e unità, come afferma oggi san Paolo: il marito appartiene alla moglie e viceversa e ognuno di noi è “di Dio”, in quanto figlio dell’unico Padre che ci ha voluto e amato prima ancora di chiamarci a questa vita che è “per sempre”.

Questa consapevolezza ci libera dal vivere per noi stessi, da ogni genere di disordine e dal tendere a quei desideri volubili e deludenti che producono frutti acerbi e amari. “Ora voi appartenete a Colui che è risuscitato dai morti – ci esorta l’Apostolo – affinché la vostra vita sia ricca di opere gradite a Dio”.

don Paolo

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Partecipiamo alla preghiera dicendo: MOSTRACI SEMPRE IL BENE VERO !

Tra le tendenze diffuse riconosciamo anche quella di giudicare presuntivamente in nome della ragione: la condanna però va in direzione contraria alla sapienza e al ravvedimento. Rinnova in noi il desiderio di salvare, favorendo nuovi percorsi di vita. PREGHIAMO:

Il gesto di Gesù – chinarsi e scrivere sulla polvere – indica che, pur nella fragilità della nostra natura, Dio traccia in noi come negli altri, con le dita del suo Spirito, messaggi di stima, di fiducia e di speranza: insegnaci ad ascoltarli e a diffonderli. PREGHIAMO:

I nostri legami, familiari e anche religiosi, sono una grazia preziosa: esprimono infatti un’appartenenza che ci rende amati e desiderati. Aiutaci a contrastare perciò l’indifferenza, allargando il più possibile quello spirito di fraternità che è gradito a te. PREGHIAMO:

Attraverso l’intercessione di Maria vogliamo affidarti gli ammalati e il personale sanitario, i fratelli della Siria e della Turchia abbattuti dal terremoto e il popolo Ucraino in cerca di giustizia e di pace. Dona pienezza di vita a VINCENZO PERRUCCI, ELISA RAGOSO, ANTONIO CONTI e a chi è perito per la guerra o sotto la propria casa. PREGHIAMO:

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