1° novembre 2016 – Solennità di Tutti i Santi (anno C)

La fede cristiana è un incontro d’amore che diventa storia: la persona di Gesù e la persona del credente si incontrano sulla “porta della fede”, dove il Signore chiede ospitalità all’esperienza umana e dove la risposta fiduciosa spalanca una profonda gioia, garantita dalla sorprendente promessa evangelica: “Beati quelli che sono poveri davanti a Dio”.

“Beata te, che hai creduto!” dice a Maria la cugina Elisabetta, accogliendola nella suacasa. E’ la strada della fede che conduce, con dolcezza e gradualità, alla santità di chi acconsente che Dio realizzi nella propria esistenza il suo progetto per un bene più grande del nostro. L’esempio e l’intercessione dei Santi ci rendano più convinti e solleciti delle “vie di Dio”!

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30 ottobre 2016 – Seconda Domenica dopo la Dedicazione (anno C)

Nella penultima domenica dell’anno liturgico ambrosiano, la Parola di Dio ci propone un grande scenario di festa per contemplare la chiamata all’armonia e alla salvezza che il Padre Creatore rivolge ai suoi figli, senza eccezioni. Il banchetto, descritto da Isaia e nel vangelo di Matteo, è immagine della comunione gioiosa e senza tempo che Dio desidera e prepara.

La fiducia che accordiamo a Dio – che nel figlio Gesù, sposo dell’umanità, ci ha dichiarato un amore incondizionato ed eterno – sarà ricambiata da consolazioni e gioie superiori ad ogni previsione. A noi è richiesta una generosità all’altezza delle sue attese, pronta ad impegnarsi a realizzare le promesse del Padre per il bene di tutti e non a vivere soltanto per sé.

don Paolo

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23 ottobre 2016 – Prima Domenica dopo la Dedicazione (anno C)

Usciamo oggi idealmente dal Duomo, su cui ci siamo soffermati la scorsa domenica, e dalle nostre chiese per correre, come Gesù desidera, verso le periferie del mondo, affinché la bella notizia dell’amore di Dio possa raggiungere credibilmente tutti, anche quelli che sembrano indifferenti. E’ questo il compito che il Risorto ci affida e nel quale ci guida e ci accompagna.

Nel messaggio per l’odierna giornata missionaria mondiale, papa Francesco scrive: “Il mandato del Vangelo… non si è esaurito, anzi ci impegna tutti, nei presenti scenari e nelle attuali sfide, a sentirci chiamati ad una rinnovata ‘uscita’ missionaria… “. Invochiamo la santa Trinità per ottenere una fede creativa, audace e capace di mostrare il bene.

don Paolo

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16 ottobre 2016 – Dedicazione del Duomo di Milano, chiesa madre di tutti i fedeli ambrosiani (anno C)

La coincidenza, nella terza domenica di ottobre, tra la festa della Cattedrale milanese e la Sagra di Baggio è un appuntamento che ritorna per stimolare la nostra fede e la presenza in questo spazio della città. Raccogliamo il compito di rendere vivo e vicino il Signore che desidera stare accanto a ciascuno, ovunque si trovi, da Gerusalemme ai confini della terra.

Il rischio della dispersione è grande, in un contesto che esalta l’individualismo e il fare per sé, ma la Parola che il Signore ci rivolge oggi è un’indicazione chiara ad andare controcorrente, ossia verso l’unità e l’armonia che fanno crescere quelle possibilità di bene che tutti desideriamo e che insieme, con l’apporto di ciascuno, possiamo realizzare.

don Paolo

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9 ottobre 2016 – Sesta Domenica dopo il Martirio di San Giovanni il Precursore (anno C)

Al cuore e agli occhi di Dio non passa inosservato neppure un bicchiere d’acqua fresca offerto spontaneamente: in questa semplice immagine, Gesù concentra la missione e l’attesa che riserva per ogni discepolo. La sua sensibilità può rivivere nelle priorità, nelle parole e nei gesti praticati da quanti lo hanno conosciuto e scelto come Maestro e Signore della vita.

I doni di Dio non avranno fine, come racconta la pagina del profeta Elia, ma non è possibile riceverli e custodirli senza essere disposti a condividerli. Siamo anche coscienti che, dentro e fuori di noi, sono in agguato diverse forme, tacite e discrete, di opposizione all’opera di Dio: invochiamo la grazia di saperle riconoscere e contrastare.

don Paolo

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2 ottobre 2016 – Quinta Domenica dopo il Martirio di San Giovanni il Precursore (anno C)

In questi anni la Chiesa di Milano, guidata dal suo Arcivescovo, che incontreremo venerdì sera nella visita pastorale, si propone l’obiettivo di educarsi alla mentalità e ai sentimenti di Cristo. Questo impegno si pone al centro di una vita realmente credente ed è il cardine di ogni comunità cristiana, che affronta la sfida di ripresentare vivente e vicino il Signore Gesù.

L’importanza di questo proposito viene ribadita oggi anche dalla Parola di Dio, invitandoci ad abbattere pregiudizi e limiti. Possiamo imparare a pensare e ad agire come Gesù insegna, senza ridurre il disegno di Dio ma ampliando gli orizzonti dell’umano e rendendo la vita non solo buona, ma anche bella, per la passione che esprime, e utile a chi viene offerta in dono.

don Paolo

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25 settembre 2016 – Quarta Domenica dopo il Martirio di San Giovanni il Precursore (anno C)

Continuiamo a tenere fisso lo sguardo su Gesù per trovare ispirazione al nostro cammino di fede, che non può mai fermarsi. La Parola della Rivelazione mette oggi al centro della nostra attenzione la contemplazione della presenza reale di Cristo in mezzo al suo popolo nel segno efficace e sacramentale dell’Eucaristia, dove troviamo e rinnoviamo la sua fedele compagnia.

Siamo chiamati non solo ad assumere ma ad assimilare questo Pane di vita, affinché la vita di Cristo e la nostra siano sempre meglio amalgamate e la sua permanenza nel mondo si realizzi servendosi anche di noi. Ci conceda pertanto il Signore una maggiore coscienza della fiducia riposta in noi e una continua vigilanza per svilupparla saggiamente.

don Paolo

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18 settembre 2016 – Terza Domenica dopo il Martirio di San Giovanni il Precursore (anno C)

Gesù è il rivelatore del Padre, il suo volto e il suo cuore, l’immagine del Dio invisibile: questo ci annunciano oggi le pagine bibliche che ci guidano nel cammino della fede. Non possiamo pensare a Dio se non tenendo fisso lo sguardo su quel Figlio amato che ci ha inviato come testimone del suo amore senza riserve e del suo desiderio di comunione.

Occorre fare tesoro della sua luce e camminare nella verità che la vicenda di Gesù, dall’inizio alla fine, mostra e rende possibile anche a noi. Non abbiamo motivi per perderci d’animo, come troviamo scritto nel brano della Lettera agli Ebrei, ma buone ragioni per continuare a camminare sulle orme di Gesù, certi della sua presenza e dell’esito felice che ci attende.

don Paolo

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11 settembre 2016 – Seconda Domenica dopo il Martirio di San Giovanni il Precursore (anno C)

La vigna è una delle immagini più ricorrenti nei Vangeli e in tutta la Bibbia per indicare con chiarezza la relazione tra Dio e il suo popolo: in essa si manifesta non solo l’attività ma soprattutto la passione di colui che se ne occupa e nella quale coinvolge i suoi collaboratori.

E’ evidente la necessità di condividere gli intenti e i sacrifici per ottenere i risultati sperati. Quanta dedizione siamo disposti ad offrire noi a quella vigna che comprende tutti i figli di Dio e che allunga i suoi tralci e i suoi grappoli fino ai confini della terra? E’ questa la vera domanda che oggi la Parola di Dio ci rivolge e alla quale può farci da guida la risposta che san Paolo non teme di dare: “Non sono più io che vivo: è Cristo che vive in me”.

don Paolo

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4 settembre 2016 – Prima Domenica dopo il Martirio di San Giovanni il Precursore (anno C)

Non è possibile tenere distinta la fede dalla vita, come se procedessero su binari paralleli senza mai incontrarsi: una fede che non sia tesa a modificare il nostro modo di pensare, di volere e di agire sarebbe vuota, insignificante e in un certo senso morta. La fede infatti non è un’idea astratta, un’utopia, ma è l’adesione concreta alla proposta che Dio offre in Gesù.

Accogliamo dunque l’invito essenziale e radicale già anticipato da Giovanni Battista e che Gesù ripropone all’inizio della sua missione: “Cambiate vita, perché il regno di Dio è qui!”. La novità consiste nell’avvicinarsi e nell’affidarsi al Dio presente e operante anziché nel difendersi: soltanto nel dono di sé, libero e lieto, la vita si sviluppa in tutta la sua ampiezza.

don Paolo

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