10 maggio 2015 – Sesta Domenica di Pasqua (anno B)

“Io ti sono apparso per fare di te un mio servitore. Tu mi renderai testimonianza dicendo quello che hai visto e proclamando quello che ti rivelerò ancora”: in queste parole è racchiusa la folgorante chiamata di Paolo da persecutore ad apostolo, come egli stesso racconta. Dio lo cerca non per umiliarlo ma per chiamarlo ad una vita nuova e utile.

L’incontro con Gesù sulla via per Damasco è quindi per l’Apostolo come una morte e una risurrezione, è la sua Pasqua. Lo Spirito santo, grazie alla docilità che troverà in lui, potrà agire liberamente per la fede e la gioia di tante comunità. Anche ad ognuno di noi il Signore risorto rinnova in questo tempo pasquale la sua chiamata e i suoi doni di grazia.

don Paolo

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3 maggio 2015 – Quinta Domenica di Pasqua (anno B)

Ogni persona sta al centro delle attenzioni di Dio: ai suoi figli il Padre comunica, con il dono dello Spirito santo, il suo amore e la sua sapienza, cioè il senso e il gusto del vivere. In questa disponibilità assoluta, che mai viene ritirata, appare in tutta la sua bellezza la gloria di Dio: in Gesù si è chinato su di noi per sollevarci ad una dignità infinita.

Celebrando ancora il mistero pasquale, partecipiamo alla luce che il Risorto effonde su di noi e invochiamo la grazia di saper dare lode a Dio in tutti gli atti della nostra vita, facendo tesoro della Parola, della sua reale presenza nell’Eucaristia e dello Spirito che, lungo i sentieri della vita, ci indica infallibilmente la direzione del cammino.

don Paolo

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Habemus Consiliatores

Ecco i Consiglieri eletti nelle votazioni per il rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale:

Elezioni Consiglio Pastorale Parrocchiale - Aprile 2015

PosizioneNominativoVoti ottenuti
1Monica TOMASSETTI288
2Massimo TANTARDINI214
3Fabio GAZZOLA203
4Moreno BERTOLOTTI169
5Eugenio CERATI148
6Ornella AIRAGHI128
7Anna ALDI127
8Francesco GORLA118
9Luciana MACCIONI100
10Roberta MACCIONI97
11Ivonne ALBERTIN77
12Giovanna RIZZO73

Preghiamo perché questi nostri fratelli, che si sono resi disponibili a dare il proprio contributo per la comunità parrocchiale, possano agire nel loro mandato con amore, fraternità, lungimiranza ed equanimità di giudizio.

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26 aprile 2015 – Quarta Domenica di Pasqua (anno B)

“Non trascurare il dono spirituale che Dio ti ha dato!”: così scrive san Paolo all’amico Timoteo, come ascolteremo tra poco, nella giornata che ogni anno la Chiesa dedica alla preghiera per le vocazioni. Tutti abbiamo ricevuto dal Creatore doni e chiamata, mezzi e fine per metterci con gioia a servizio di un bene più grande e universale.

“La vocazione cristiana – scrive papa Francesco – innesca un esodo permanente dall’io chiuso in se stesso verso la sua liberazione nel dono di sé e così anche verso la scoperta di Dio”. Chiediamo la grazia di essere adulti maturi e gioiosi grazie alla fede con cui vogliamo corrispondere alla straordinaria benevolenza di cui Dio ci ricolma.

don Paolo

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19 aprile 2015 – Terza domenica di Pasqua (anno B)

La fedeltà di Gesù al Padre fino alla morte e quella del Padre nella risurrezione di Gesù costituisce il centro della Pasqua cristiana e l’importanza di questa virtù viene ribadita oggi dal messaggio che ci perviene dalla Parola. Ogni discepolo è chiamato a passare dalla fiducia alla fedeltà, dal consenso alla proposta alla sua concreta realizzazione.

Non è pensabile evitare la sofferenza nel cammino della vita e della fede: ogni impegno vero comporta fatica e sacrificio, che possiamo affrontare sull’esempio del Signore Gesù. Al suo desiderio di essere sempre con noi, nella vita e oltre la vita, corrisponda la nostra permanenza, sostenuta dallo Spirito, nell’ubbidienza e nell’affetto del Padre.

don Paolo

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5 aprile 2015 – Pasqua di Risurrezione

VioleSantApollinareSi potranno strappare anche tutti i fiori, ma non si potrà impedire alla primavera di ritornare

Dopo aver condiviso la passione fino alla morte di Gesù, Figlio di Dio e figlio dell’uomo, con gioia molto grande oggi proclamiamo la sua risurrezione, speranza di vita per tutti. Il Signore si ripresenta vivente, confermando così il valore della fiducia nella volontà del Padre e del bene ultimo dell’uomo, che risiede nel progetto cui è chiamato da Dio.

“Il Signore è veramente risorto!” ed Egli è vivente per sempre, è qui, è con noi ogni giorno: nuovamente ci offre la Parola per il cammino e il Pane per compiere l’opera cui siamo inviati “in memoria di Lui”. Viviamo questa santa liturgia di Pasqua chiedendogli di restare con noi ma soprattutto di saper restare noi con Lui.

don Paolo

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29 marzo 2015 – Domenica delle Palme

L’ingresso di Gesù in Gerusalemme e la cena di Betania, per rendere grazie della vita ridonata a Lazzaro, ci introducono nei giorni salienti della missione di Cristo, quando giunge a pienezza la sua condivisione dell’esperienza umana. “Avendo amato i suoi, li amò sino alla fine”, dice il Vangelo, e questo culmine rivela pienamente la vita di Gesù.

Il ramo di ulivo, che distingue questa celebrazione, oltre che un simbolo di pace, è un segno della nostra partecipazione alla passione di Gesù, nella notte del Getsemani, tra la Cena e la morte, con il proposito di condividere i suoi sentimenti, specialmente la fiducia assoluta nell’opera di Dio Padre e un amore offerto con gioia per sostenere e rinnovare.

don Paolo

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22 marzo 2015 – Quinta Domenica di Quaresima, detta “di Lazzaro”

La morte e la rianimazione di Lazzaro, figlio di Dio e amico di Gesù, ci avvicinano decisamente alla Pasqua del Signore. Il segno compiuto da Colui che si definisce “risurrezione e vita” è straordinariamente superiore alla richiesta delle sorelle e quel ritardo incomprensibile si tramuta in un anticipo eccezionale di bellezza e di eternità.

Lasciamo risuonare dentro di noi il forte richiamo di Gesù: “Vieni fuori!”. Dio ci chiama ad uscire allo scoperto da ogni forma di morte che ci può colpire pur continuando a vivere, come la rinuncia a tanto bene possibile o una fede sterile e senza responsabilità. Se la nostra volontà si adegua a Dio, il suo amore genera novità belle e senza fine.

don Paolo

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15 marzo 2015 – Quarta Domenica di Quaresima, detta “del cieco”

E’ stato detto molte volte che la vita è come una giornata che scorre tra il chiarore del mattino e il buio della notte: in essa ci sono ore di luce e altre di tenebre, come ci sono giorni lieti e momenti tristi. Il Signore ci accompagna ininterrottamente e ci aiuta a vedere l’invisibile e a rallegrarci nella speranza e nell’attesa delle sue promesse.

La vicenda dell’uomo nato cieco e poi reso vedente e credente da Gesù raffigura il passaggio decisivo da ciò che si vede “a occhio nudo” a quello che si intuisce oltre le apparenze, fino al culmine della rivelazione – “Tu credi nel Figlio dell’uomo? E’ qui, davanti a te: è colui che ti parla!” – e dell’illuminazione: “Credo, Signore!”.

don Paolo

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