8 marzo 2015 – Terza Domenica di Quaresima, detta “di Abramo”

Può essere facile dichiararsi credenti, ma la fede rifugge ogni definizione: essa è un dialogo aperto, un cammino sempre nuovo, un’avventura non prevedibile. Sulla scia del racconto biblico di Abramo, Gesù delinea tre elementi essenziali di una fede autentica: l’ascolto, l’adesione alla verità che viene da Dio e la libertà di servire il suo progetto.

Chiediamo la forza di continuare la ricerca dell’opera che Dio vuole compiere, per il bene di tanti, attraverso la vita di ognuno di noi, discendenti di Abramo e discepoli di Gesù. Questa scelta impegnerà le migliori energie, richiederà umiltà e sacrificio, comporterà fatiche e incomprensioni, ma non ci darà mai motivo di rinunciarvi o di pentirci.

don Paolo

Qui le letture: http://spl.ink/letture_08032015

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1° marzo 2015 – Seconda Domenica di Quaresima, detta “della Samaritana”

Troviamo nell’incontro tra Gesù e la Samaritana un esempio del rinnovamento che Dio vuole operare in noi, specialmente in questo tempo di avvicinamento alla Pasqua. E’ Gesù che attende, prende l’iniziativa e rivoluziona felicemente la vita di una donna che non cercava più nulla, dal momento che la vita le aveva procurato grande amarezza.

Anche Dio ha sete – come Gesù grida sulla croce, nell’ora della morte – e la sua sete consiste nell’irrigare di amore la vita dei suoi amici, senza escludere nessuno. Con la Parola e con il Pane condivisi ora presso il pozzo infinito della grazia, alimentiamo la sintonia e la reciprocità con Lui e tra noi, assetati ma anche saziati di Vita.

don Paolo

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22 febbraio 2015 – Prima Domenica di Quaresima, detta “delle tentazioni”

Ci avviamo insieme verso la Pasqua di Cristo: il punto di partenza, indicato dal Vangelo di oggi, è la liberazione da noi stessi e da ciò cui tendiamo per istinto, senza lasciarci guidare dalla Parola che ci insegna la via della vita e ci rende graditi a Dio. Anche a noi, messi alla prova come Gesù, è chiesto di maturare convinzioni e di prendere decisioni.

Rinnoviamo perciò, fin dal primo giorno della Quaresima, l’impegno di fare spazio alla Parola di Dio, lampada ai nostri passi, e di rimanervi fedeli con tutte le nostre risorse, rinunciando alla pretesa di conoscere meglio di Dio il valore della vita. La cenere sul capo manifesterà la determinante rinuncia alla superbia, sorgente di ogni peccato.

don Paolo

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15 febbraio 2015 – Ultima Domenica dopo l’Epifania (B)

Offrendoci stimoli affinché l’ormai vicina Quaresima sia spiritualmente fruttuosa, le pagine bibliche oggi ci aiutano a renderci conto della nostra chiamata e della resistenza che dobbiamo affrontare nel ritorno a Dio: siamo amati e mai abbandonati, come scrive il profeta Isaia, ma siamo anche facilmente presuntuosi, come fa capire Gesù.

Questa liturgia, che pone al centro quell’amore che supera ogni distanza, esprime con molta chiarezza l’attesa di Dio: Egli desidera rinnovare la nostra vita, offrendo la sua infinita disponibilità e favorendo la reciprocità e la sintonia. Manifestiamo anche noi, volentieri, il proposito di rimanere nella sua volontà e nel suo abbraccio di Padre.

don Paolo

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8 febbraio 2015 – Penultima Domenica dopo l’Epifania (B)

Il giusto non è così vicino a Dio come crede di essere e chi vive l’esperienza del peccato non è senza possibilità di ritorno, al punto tale che le distanze davanti a Dio facilmente si invertono. Ciò che conta è l’amore, non i meriti o le colpe: lo attestano diverse pagine evangeliche tra cui anche quella proposta oggi, in casa di Simone, uno dei Farisei.

Ancora una volta ci accorgiamo di quanto cambiamento esiga la logica del Signore Gesù: mentre noi tendiamo a giudicare e a distinguerci, Lui desidera dare valore e ricominciare. Imploriamo pertanto la grazia di cercare la conoscenza di Dio prima di ogni altro atto religioso: Egli infatti vuole l’amore e non un’ubbidienza forzata e vuota.

don Paolo

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1° febbraio 2015 – 4a Domenica dopo l’Epifania (B)

Ci fa da guida, in questa domenica in cui si celebra il grande valore della vita in tutte le sue espressioni, la bruciante domanda di Gesù: dov’è la vostra fede? In realtà dobbiamo ammettere di essere abitati più dalla paura che dal coraggio, tipico di chi si fida: ne è un segno evidente anche la crescente denatalità che si manifesta nella nostra nazione.

L’autentica fede – ci insegna la Bibbia – si manifesta nell’accoglienza, nella gratuità, nella disponibilità, basandosi sulla certezza che “Dio fa tendere ogni cosa al bene” di coloro che confidano in Lui, come afferma oggi san Paolo. Rendiamo grazie al Creatore, proponendoci di servire la vita sempre, senza paura, per condividere la gioia.

don Paolo

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25 gennaio 2015 – Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

Ritrovato nel Tempio a Gerusalemme dopo tre giorni di ansiosa ricerca, Gesù rivela per la prima volta il primato per la sua vita del Padre celeste, che lo ha mandato tra gli uomini nel contesto di una vita familiare. C’è un progetto più grande entro il quale la vita affettiva e ogni vero legame trovano il loro giusto sviluppo.

Un mese dopo il Natale consideriamo il valore della famiglia nella storia della salvezza, di generazione in generazione: il Figlio di Dio è anche figlio dell’Uomo e pone l’alleanza tra l’uomo e la donna nel disegno più grande della fedeltà di Dio. Occuparsi degli affetti con gratuità e sapienza è quindi parte integrante della volontà di Dio.

don Paolo

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18 gennaio 2015 – 2a domenica dopo l’Epifania (B)

Nelle responsabilità che la vita ci affida, l’incontro con il Signore riesce ad infondere una gioia permanente. Questo è uno dei principali significati del “primo segno” compiuto da Gesù per una coppia di sposi. In una nuova epifania, Egli si presenta come il vero sposo della Chiesa, capace di rendere nuova e lieta ogni consuetudine.

Anche la vita personale e familiare, se affidata con fiducia a Dio, può trasformarsi da acqua in vino, cioè da abitudine a segno gustoso. Accogliamo pertanto il consiglio che a Cana ci lascia la Madre del Signore: quello di essere pronti a realizzare volentieri le indicazioni di Gesù. Ogni giorno, come Lei, troveremo in Dio una sorgente di gioia.

don Paolo

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12 gennaio 2015 – Battesimo del Signore

“Uniti in Cristo Gesù, voi siete diventati vicini… non siete più stranieri né ospiti. Insieme con gli altri, anche voi appartenete al popolo e alla famiglia di Dio e siete parte di quell’edificio che ha come fondamenta gli Apostoli e i Profeti e come pietra principale lo stesso Gesù Cristo”: così san Paolo descrive la grazia battesimale, che avvolge anche noi.

A conclusione del tempo natalizio, celebriamo un’altra epifania del Signore, manifestato dalla voce del Padre e dalla presenza dello Spirito, lungo le rive del Giordano e in mezzo alla fragilità degli uomini, come figlio amato e donato. Oggi rinnoveremo quindi con decisione la scelta di Gesù come unico Signore e l’impegno gioioso di appartenere a Lui.

don Paolo

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