Venerdì santo

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 Dal secondo capitolo della lettera di Paolo ai Filippesi

6egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio,7ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo,  diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, 8umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce.

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Giovedì santo

20140417_225324Dal capitolo 13 del Vangelo di Giovanni

12Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: “Capite quello che ho fatto per voi?  13Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono.  14Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri.  15Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi.

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Gli orari della settimana santa

CristoRisortoDomenica 13: Domenica “delle palme”:
Ore 9.30 benedizione dei rami di ulivo presso la Chiesa Vecchia, processione e santa Messa solenne in Chiesa Parrocchiale.
Ore 17.00 in Cappellina: preghiera dei Vesperi

Martedì 15:
Ore 21.00 in Chiesa Parrocchiale: Celebrazione comunitaria del sacramento della Riconciliazione

Mercoledì 16
Ore 15.00
in Cappellina: preghiera ecumenica e Riconciliazione pasquale per la terza età

Giovedì 17: Giovedì santo
Ore 8.30 in Cappellina: Liturgia delle ore
Ore 9.30 in Duomo: Messa del Crisma
Ore 21.00 in Chiesa Parrocchiale: Celebrazione solenne della Cena del Signore
La Chiesa Vecchia è aperta fino alle ore 2, dopo la Messa delle 21, per la preghiera.

Venerdì 18: Venerdì santo – giorno di magro e digiuno
Ore 8.30 in Cappellina: Liturgia delle ore
Ore 15.00 in Chiesa Parrocchiale: Solenne liturgia della passione e morte del Signore
Ore 21.00 da Sant’Anselmo – Via Manaresi: Via Crucis per le vie del quartiere. Arrivo in Chiesa Parrocchiale.
La Chiesa Vecchia è aperta tutto il giorno e la notte fino alle ore 2 per la preghiera, tranne durante le celebrazioni

Sabato 19: Sabato santo
Ore 8.30 in Cappellina: Liturgia delle ore
Ore 21.00 in Chiesa Parrocchiale: Solenne veglia pasquale
La Chiesa Vecchia è aperta tutto il giorno e la notte fino alle ore 2 per la preghiera, tranne durante le celebrazioni

Domenica 20: Domenica di Pasqua
Sante Messe secondo l’orario festivo. E’ sospesa la celebrazione delle 10.30 in Chiesa Vecchia
Ore 17.00 in Cappellina: preghiera dei Vesperi.

Lunedì 21: Lunedì “dell’Angelo”
Sante Messe alle ore 10 e alle ore 18 in Chiesa Parrocchiale

L’oratorio resterà chiuso:
venerdì, sabato, domenica di pasqua pomeriggio, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1 maggio
La catechesi riprende il 28 aprile (sospesa, però, il 1 maggio)
Lo spazio studio per le medie riprende il 5 maggio
Le attività sportive riprendono il 28 aprile (sospese, però, il 1 maggio)

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Gli avvisi della settimana – 23 Febbraio 2014

ChiesaAvvicinandoci alla Quaresima, tempo di grazia e di novità, la liturgia ambrosiana ci porta a considerare la grande speranza che il Signore ripone in ognuno dei suoi figli. Lo sguardo di Gesù, che manifesta il cuore del Padre, risolleva sempre senza umiliare: non nega le colpe che covano in noi, ma fa ripartire la vita e concede nuova fiducia. Come ci ha ricordato di recente papa Francesco, le parole e i giudizi assomigliano a pietre, con le quali si possono lapidare quanti non entrano nelle nostre logiche. Davanti agli accusatori della donna trascinata in giudizio, Gesù indica che l’atteggiamento da tenere consiste nel favorire e nel custodire per ogni persona nuovi percorsi di vita.

Mercoledì 26 Febbraio alle ore 21 in Duomo ci sarà la testimonianza dell’arcivescovo di Manila, card. Luis Antonio Tagle, trasmessa sul canale 664 di Telenova News. Il consueto incontro sulla Parola di Dio della prossima domenica è spostato a Martedì 25, sempre alle ore 21, in ufficio parrocchiale.

Il gruppo “Terza età e amici” organizza per il 5 Marzo il pranzo di carnevale. Iscrizioni in ufficio parrocchiale.

Oggi i ragazzi di terza media hanno organizzato un piccolo mercatino per finanziare le molteplici attività dell’oratorio. Quelli di seconda media saranno in pellegrinaggio a Padova e Venezia, durante il prossimo fine settimana, sulle tombe degli evangelisti Luca e Marco.

Per la casa delle vacanze estive dell’oratorio si cercano, anche in prestito, letti a castello facilmente smontabili (rivolgersi a don Roberto o a Suor Barbara, in oratorio)

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Gli avvisi della settimana – 2 Febbraio 2014

Campanile“Luce per le genti e gloria per il suo popolo”: con queste definizioni viene accolto Gesù nel Tempio, durante la sua presentazione, che Maria e Giuseppe compiono, secondo le tradizioni ebraiche, quaranta giorni dopo la nascita del figlio. Come ma assai di più di ogni famiglia, essi riconoscono in Lui il dono di Dio, la sua fedeltà e la sua benedizione.
“La luce vera, quella che illumina ogni uomo” ci ha avvolto come una grazia: se ci sono ancora ombre e nubi che abitano nell’animo umano e nelle vicende della storia, noi siamo tra coloro che oggi rinnovano la scelta di accogliere Gesù come Signore della vita e Luce del mondo, affidando volentieri a Lui i nostri criteri di giudizio.  

Questa sera sarà portato, nella chiesa di via Mar Nero a lui intitolata, il corpo di san Giovanni Bosco; una veglia per i giovani del decanato si svolgerà domenica alle 20.30 e la chiesa resterà aperta per l’intera notte.

Nelle prossime due domeniche alle 10.30 ci sarà qui la solenne liturgia della Confermazione e dell’Eucaristia per più di 70 ragazzi di 5a elementare, suddivisi in due gruppi. La Messa sarà unificata tra le 10 e le 11.30, ma sarà celebrata quella delle 10.30 in Chiesa Vecchia (via Ceriani). Preghiamo per queste famiglie, genitori e figli.

Vi ricordiamo i momenti per condividere la Parola di Dio, il mercoledì alle 21 e il giovedì alle 10 e l’adorazione eucaristica del giovedì dalle 17 alle 19. Sono occasioni preziose di ascolto e di preghiera.

Inoltre giovedì alle 21 si terrà un incontro di preparazione per quanti si sono iscritti al pellegrinaggio con don Vittorio in Terra santa, a cavallo tra febbraio e marzo.

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Un augurio per l’anno nuovo

MartiniCappello2005Lettura del libro dei Numeri  6, 22-27
In quei giorni. Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro: Ti benedica il Signore / e ti custodisca. / Il Signore faccia risplendere per te il suo volto / e ti faccia grazia. / Il Signore rivolga a te il suo volto / e ti conceda pace”. Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».

Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi 2, 5-11
Fratelli, abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: / egli, pur essendo nella condizione di Dio, / non ritenne un privilegio / l’essere come Dio, / ma svuotò se stesso / assumendo una condizione di servo, / diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, / umiliò se stesso / facendosi obbediente fino alla morte / e a una morte di croce. / Per questo Dio lo esaltò / e gli donò il nome / che è al di sopra di ogni nome, / perché nel nome di Gesù / ogni ginocchio si pieghi / nei cieli, sulla terra e sotto terra, / e ogni lingua proclami: / «Gesù Cristo è Signore!», / a gloria di Dio Padre.

Lettura del Vangelo secondo Luca 2, 18-21
In quel tempo. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

Estratto dell’omelia di Carlo Maria Martini del 1 Gennaio 2009 (Gallarate):

Ogni religione e ogni cultura celebra solennemente l’inizio dell’anno. È uno dei modi di santificare il tempo, cioè di riconoscere che nel tempo siamo contenuti e che esso è opera di Dio. La celebrazione dell’inizio dell’anno è quindi un modo con cui si esprime la nostra dipendenza da Dio. Tale carattere sacro dell’inizio dell’anno resta, almeno come nostalgia, anche nelle culture per cui il tempo non ha più alcun rapporto con il divino. Rimane cioè una sorta di fascino all’inizio di ogni nuovo anno, un fascino a cui nessuno può sottrarsi, fosse anche solo per fare qualche buon proposito, come i bambini che, quando ricevono un quaderno nuovo, esprimono la volontà di non sporcarlo mai più con una macchia.
Se ogni religione o cultura celebra solennemente l’inizio dell’anno, i tempi di tali celebrazioni sono assai diversi, anche se tutti si accordano in qualche modo sulla sua ripetizione al completamento di un anno solare … le letture di oggi vanno dunque lette applicandole a noi che iniziamo questo nuovo anno dell’era cristiana.
La prima lettura richiede anzitutto la benedizione di Dio, con le belle parole con cui si benediceva il popolo in Israele da tempo immemorabile. Per tre volte si ripete il nome del Signore, nella sua forma più arcaica e misteriosa, impronunciabile (JHWH): “Ti benedica il Signore e ti custodisca; il Signore faccia splendere su di te il suo volto; il Signore ti conceda pace!”. Possiamo leggere oggi questa invocazione come trinitaria e chiedere perciò che il Dio uno e trino sia al principio di ogni nostra azione. La terza invocazione, in particolare, chiede il dono della pace, ed è a partire da qui che i papi, da Paolo VI in avanti, hanno dichiarato il primo giorno di ogni anno giornata della pace: rivolgono perciò a tutti gli uomini di buona volontà un messaggio …
In secondo luogo chiediamo a Dio, nella lettera e nello spirito della seconda lettura, di comprendere il senso della povertà di Gesù che “non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso”. Qui la povertà non è solo qualcosa da combattere … Si tratta invece di un tema nodale in tutta la Scrittura, che i secoli della tradizione cristiana si sono sforzate di approfondire. Lo stesso Concilio Vaticano II a un certo punto sembrava voler fare della povertà il proprio tema centrale, intendendo racchiudere tutto ciò che aveva da dire all’interno degli sviluppi e delle conseguenze di esso.  Parecchi non lo capirono, perché ritennero che questo tema fosse piuttosto settoriale o perché lo interpretavano in maniera esclusivamente sociologica. Ma in realtà, come ha mostrato bene un grande esegeta, Padre Dominique Barthélemy,  la povertà è un tema che pervade tutta la Scrittura e che ci permette di giungere in qualche modo fino alle profondità di Dio. E forse proprio la trascuratezza e l’incertezza riguardo a questo tema non hanno permesso al Concilio Vaticano II di raggiungere tutti i frutti che faceva sperare.  Di solito per l’anno che viene ci auguriamo successo, prosperità (anche materiale), riuscita negli affari, un buon posto di lavoro, una casa dignitosa per la nostra famiglia, eccetera. Tutto ciò può essere anche utile, ma dovremmo ritenere piuttosto che la tensione verso una reale povertà e un reale distacco fa parte della nostra felicità, è nel DNA del nostro benessere.
Una terza cosa poi, che possiamo chiedere per l’anno venturo, ci viene suggerita da cinque espressioni tratte dal vangelo di oggi: “tutti si stupirono., “Maria custodiva e meditava”, “i pastori se ne tornarono glorificando e lodando Dio”. E dunque i verbi: stupirsi, custodire, meditare, glorificare, lodare. Vogliamo chiedere e augurarci reciprocamente la capacità di stupirsi di fronte alle meraviglie di Dio, la capacità di custodire e meditare la parola di Dio, la forza e l’amore per lodare glorificare Dio in ogni evento della nostra vita, qualunque esso sia, affinché ogni giorno che passa ci mostri sempre più quest’abbondanza di amore, di grazia e di misericordia che avvolge ogni cosa e che sarà rivelata in pienezza nella vita eterna.

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Gli avvisi della settimana – 29 dicembre 2013

Continuando la contemplazione natalizia, siamo condotti dalle pagine bibliche a riconoscere in Gesù di Nazareth la sapienza e l’amore di Dio “a misura d’uomo”. “Il Figlio del suo amore – scrive San Paolo – è immagine del Dio invisibile… Dio ha voluto essere pienamente presente in lui e per mezzo di lui ha voluto rifare amicizia con tutte le cose”.

Nella Cena pasquale il Signore si presenterà ai discepoli come “la via alla verità e alla vita” e così noi lo accogliamo, giorno per giorno, lasciando che la sua luce orienti i nostri passi verso la grazia e la benevolenza, nelle quali vorremmo coinvolgere anche quanti percorrono accanto a noi il sentiero della vita ma restando estranei al Vangelo.

Martedì sera 31 dicembre alle 18 solenne messa di ringraziamento di fine anno con il canto del “Te Deum
Il 1 gennaio 2014 – 47° Giornata mondiale della Pace – le messe saranno secondo l’orario festivo.

Leggi qui il Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace 2014

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Tempo di Natale

Natale2013

“La celebrazione natalizia ci conduce prima di tutto presso la grotta di Betlemme, dove si è compiuto l’evento eccezionale della nascita di un bambino che è totalmente uomo e pienamente Dio. Tra le proposte religiose, nessuna, se non la fede cristiana, comprende questo meraviglioso incontro tra natura divina e umana. L’Incarnazione del Signore è ora affidata ad ognuno di noi, affinché continui ad avvenire dove viviamo: da qui usciremo andando ovunque nel suo nome, gridando con la vita la bella notizia di un Dio profondamente umano e seminando senza limiti la tenerezza, la speranza e l’amore che possiamo attingere solamente presso di lui.”

 

O Gesù,
che ti sei fatto Bambino
per venire a cercare
e chiamare per nome
ciascuno di noi,
tu che vieni ogni giorno
e che vieni a noi in questa notte,
donaci di aprirti il nostro cuore.

Noi vogliamo consegnarti la nostra vita,
il racconto della nostra storia personale,
perché tu lo illumini,
perché tu ci scopra
il senso ultimo di ogni sofferenza,
dolore, pianto, oscurità.

Fa’ che la luce della tua notte
illumini e riscaldi i nostri cuori,
donaci di contemplarti con Maria e Giuseppe,
dona pace alle nostre case,
alle nostre famiglie,
alla nostra società!
Fa’ che essa ti accolga
e gioisca di te e del tuo amore.

(Carlo Maria Martini – Natale – messa della notte – Duomo di Milano – 24.12.1995)

 

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