1° maggio 2016 – Sesta Domenica di Pasqua (anno C)

La Pasqua del Signore Gesù è il culmine della storia ma non ancora la sua conclusione: le vicende degli uomini continuano, tra consolazioni e tribolazioni, sorrette dalle promesse di Dio e dalla compagnia dello Spirito santo anche se insidiate da logiche umane che, più o meno apertamente, si oppongono all’iniziativa di Dio.

La tristezza e la gioia sono sentimenti che si alternano lungo il passare del tempo e nelle diverse circostanze: Gesù però assicura che ogni prova vissuta insieme a Lui diventerà sorgente di gioia. Anche oggi dunque la Parola di Dio ci guida a scrutare il tempo che stiamo vivendo e a mantenere integro uno sguardo lungimirante, positivo e fiducioso.

don Paolo

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24 aprile 2016 – Quinta Domenica di Pasqua (anno C)

La Parola di Dio ci aiuta oggi a mettere a fuoco in che cosa consista la gloria di Dio. Viene istintivo attribuirla alla sua onnipotenza, all’immensità e all’eternità del suo agire, ma questo finirebbe per creare distanza tra l’unico Padre e i suoi figli. E’ evidente, invece, nella vita, morte e risurrezione del suo Figlio Gesù, donato a noi come fratello e maestro di vita.

La gloria di Dio si manifesta pienamente nella fiducia che genera amore: è gloria per noi la straordinaria dedicazione che ci ha regalato nel Figlio, è gloria per Lui la fiducia che gli offriamo e che, in ogni frangente, genera luce e gioia. Rinnoviamo quindi l’impegno a vivere offrendo a Lui il nostro consenso, certi di essere avvolti in un amore inesauribile.

don Paolo

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17 aprile 2016 – Quarta Domenica di Pasqua (anno C)

“Rimanete nel mio amore… perché la mia gioia sia in voi e così la vostra gioia sia piena”: questo è il dono che Gesù promette non dopo la risurrezione, ma prima della morte, indicando le ragioni più vere della vita e della sua volontà di compiere fino in fondo la missione che il Padre gli ha affidato, con spirito di servizio e di sacrificio.

“Ogni vocazione ha la sua origine nello sguardo d’amore di Gesù”, ci ricorda papa Francesco esortandoci oggi a pregare affinché ciascuno di noi si impegni in una vita degna del Vangelo.Non siamo noi a scegliere Gesù, ma è Lui che ha scelto e conferma ognuno di noi con un affetto e un compito singolare, per il quale chiediamo una fedeltà appassionata.

don Paolo

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10 aprile 2016 – Terza Domenica di Pasqua (anno C)

La Pasqua rischiara tutta la storia con la sua esplosione di luce e di gioia, che dilaga sul passato e sul futuro, ossia sulla fedeltà di Dio al suo universale progetto d’amore e alle sue promesse che vanno ben oltre i nostri desideri. Gesù esorta a fidarsi della sua testimonianza e dei suoi giudizi, che esprimono sempre prospettive di benevolenza e di verità.

San Paolo – che oggi incontriamo alla fine degli Atti degli Apostoli e all’inizio della lettera ai cristiani di Roma – coltiva il desiderio di far giungere a tutti la gioia del Vangelo. Traendo dalla Parola il nostro proposito, chiediamo la grazia di lasciarci attraversare dalla luce di Dio e di condividerla, comunicando volentieri i nostri doni spirituali e ricevendo quelli degli altri.

don Paolo

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3 aprile 2016 – Ottava di Pasqua

“Otto giorni dopo” la risurrezione ecco l’incontro tra Gesù e Tommaso e la beatitudine che riguarda anche noi: “Beati quelli che hanno creduto senza avere visto!”. Il Signore concede a tutti il dono dello Spirito, il perdono e la pace, mostrando le sue ferite come segni di un amore che permane. La risurrezione infatti non annulla ma illumina il dono totale di sé.

Ringraziamo il Padre, mentre celebriamo ancora la solennità pasquale, per la straordinaria speranza che la storia umana e la nostra singolare esistenza hanno ricevuto nella nuova vita donata a Gesù e promessa a quanti si affidano, senza riserve, alla sua proposta di vita. Portiamo e seminiamo, per la luce e la gioia di tanti, l’Amore che riscatta ogni tristezza.

don Paolo

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27 marzo 2016 – Pasqua di Risurrezione

La vita è più ampia della morte al punto che la morte fa parte integrante della vita: è questa la esaltante certezza che riceviamo perché sia condivisa nella solennità della Pasqua di Cristo. Ciò che Gesù ha vissuto è principio di vita nuova in quanto è una totale e fiduciosa adesione ai tempi e ai modi che il Padre ha stabilito e che gli ha chiesto di realizzare.

Una benevola volontà il Padre la dispone anche per ognuno di noi, che siamo figli carissimi: vivere la Pasqua è rinnovare l’Alleanza proponendoci di assumere i sentimenti di Gesù e di dedicare le capacità e le risorse di cui disponiamo al bene comune. Alle speranze che portiamo nell’animo venendo a celebrare l’Eucaristia, il Risorto conceda sapienza e tenacia.

don Paolo

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20 marzo 2016 – Domenica delle Palme

Questa celebrazione ci immette nei giorni più essenziali e autentici dell’anno liturgico ed ecclesiale: quelli della Pasqua di Cristo. Gesù porta a compimento la missione che il Padre gli ha affidato, con una fiducia e un amore incondizionati, i cui benefici effetti continuano per tutti gli uomini, chiamati a vivere insieme come figli, amici e discepoli.

La liturgia oggi propone alla fede una scelta radicale: dedicarci, sulle orme di Gesù, ad una presenza d’amore per la vita del mondo, o vivere in atteggiamento di difesa, rinunciando a collaborare in quel progetto di bene che Gesù chiede di continuare con generosità e sacrificio sotto la guida dello Spirito santo. A noi la decisione, non a parole, ma nei fatti e nella verità.

Don Paolo

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13 marzo 2016 – Quinta Domenica di Quaresima (detta “di Lazzaro”)

La prima parte del vangelo di Giovanni è chiamata “il libro dei segni” e l’ultimo dei segni, cioè dei gesti straordinari compiuti da Gesù, il più grande perché giudicato impossibile, è la rianimazione dell’amico Lazzaro. Gesù si presenta come Colui che prima prova l’intensità degli affetti, sente la forza del dolore, scoppia in pianto e poi restituisce la vita sottratta.

Nell’imminenza della sua stessa morte e risurrezione, Gesù offre un segno di grande speranza con l’intreccio dei suoi gesti che hanno tutti una finalità creativa e rassicurante dinanzi al dramma della fragilità umana. L’aspersione, che dà inizio alla nostra celebrazione, ravvivi in noi la consapevolezza della “vocazione all’eternità” contenuta nel Battesimo.

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6 marzo 2016 – Quarta Domenica di Quaresima (detta “del cieco”)

“Voi, fratelli, non siete nelle tenebre – afferma oggi san Paolo – infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno: non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri”. Dio è luce e chi lo incontra porta in se stesso un riflesso incancellabile del suo splendore, come quel non vedente al quale Gesù spalanca la vista e le relazioni con un gesto creativo.

Lo sguardo su se stessi, sugli altri, sulle speranze e sulle ansie del mondo e sul Signore che si rivela e ci viene incontro, è decisivo: Lui, che ci chiede di essere luce per il mondo e sale per tante persone vicine a noi in cerca di ragioni e di gusto per vivere, ci conceda anche di avere una fede semplice e audace come quella che quell’uomo sfiorato da Dio sa mostrare.

don Paolo

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28 febbraio 2016 – Terza Domenica di Quaresima (detta “di Abramo”)

Attraverso la figura di Abramo siamo richiamati, nel cuore del tempo quaresimale, all’essenziale della fede: essa nasce dall’ascolto, ossia dall’iniziativa di Dio, e si sviluppa come cammino, cioè entro orizzonti sempre diversi che richiedono una grande elasticità interiore. Noi, che vorremmo conoscere prima tutto il percorso, facciamo fatica quindi ad affidarci.

Decisiva è la volontà di ogni credente nel ricercare la verità, con umile sincerità e pertanto senza giudicarla a partire dalle proprie opinioni, bensì accogliendola come un dono che viene a noi dal di fuori o meglio dall’alto, da Dio, mediante l’invio del Figlio e dello Spirito. “Se siete veramente figli di Abramo – ci propone Gesù – fate opere degne di Abramo!”.

don Paolo

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