Domenica di Pasqua

Non mi trattenere… ma va’ dai miei fratelli e di’ loro…”: così Gesù risorto replica alla tristezza del pianto e all’abbraccio affettuoso di Maria Maddalena. Anche noi ci sentiamo coinvolti, come lei, nell’impegno che la vittoria della vita sul potere della morte illumini ogni vicenda e persuada quanti avviciniamo.

Pasqua è la festa della liberazione non solo dalla morte ma anche da una fede privata, cioè nascosta in noi e orientata ad ottenere benefici. Il credere la Pasqua invece è dinamico, nuovo e creativo, affidato ad ogni discepolo che viene inviato affinché ovunque risuoni incessante il gioioso annuncio: “Ho visto il Signore!”.

don Paolo

Qui le letture: http://spl.ink/letture_16042017

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8 maggio 2016 – Domenica dopo l’Ascensione (anno C)

L’ascensione di Gesù non è un atto riservato ed esclusivo, ma è la prefigurazione dell’esito della creazione di ciascuno di noi: siamo stati amati singolarmente da sempre e per sempre. Maria, che onoriamo in questo mese a lei dedicato, è esempio e garanzia anche per tutti noi di questa predilezione, dalla sua concezione immacolata alla sua assunzione gloriosa.

Nella preghiera che Gesù rivolge al Padre nel Cenacolo è chiara la sua volontà di custodirci nel suo amore e di mantenerci quindi uniti in Lui. Non soltanto per la nostra consolazione ma per dare testimonianza di un legame con Dio che supera il tempo e le contraddizioni della vita e che è fonte, specialmente per chi è scoraggiato, di inesauribile speranza.

don Paolo

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1° maggio 2016 – Sesta Domenica di Pasqua (anno C)

La Pasqua del Signore Gesù è il culmine della storia ma non ancora la sua conclusione: le vicende degli uomini continuano, tra consolazioni e tribolazioni, sorrette dalle promesse di Dio e dalla compagnia dello Spirito santo anche se insidiate da logiche umane che, più o meno apertamente, si oppongono all’iniziativa di Dio.

La tristezza e la gioia sono sentimenti che si alternano lungo il passare del tempo e nelle diverse circostanze: Gesù però assicura che ogni prova vissuta insieme a Lui diventerà sorgente di gioia. Anche oggi dunque la Parola di Dio ci guida a scrutare il tempo che stiamo vivendo e a mantenere integro uno sguardo lungimirante, positivo e fiducioso.

don Paolo

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24 aprile 2016 – Quinta Domenica di Pasqua (anno C)

La Parola di Dio ci aiuta oggi a mettere a fuoco in che cosa consista la gloria di Dio. Viene istintivo attribuirla alla sua onnipotenza, all’immensità e all’eternità del suo agire, ma questo finirebbe per creare distanza tra l’unico Padre e i suoi figli. E’ evidente, invece, nella vita, morte e risurrezione del suo Figlio Gesù, donato a noi come fratello e maestro di vita.

La gloria di Dio si manifesta pienamente nella fiducia che genera amore: è gloria per noi la straordinaria dedicazione che ci ha regalato nel Figlio, è gloria per Lui la fiducia che gli offriamo e che, in ogni frangente, genera luce e gioia. Rinnoviamo quindi l’impegno a vivere offrendo a Lui il nostro consenso, certi di essere avvolti in un amore inesauribile.

don Paolo

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17 aprile 2016 – Quarta Domenica di Pasqua (anno C)

“Rimanete nel mio amore… perché la mia gioia sia in voi e così la vostra gioia sia piena”: questo è il dono che Gesù promette non dopo la risurrezione, ma prima della morte, indicando le ragioni più vere della vita e della sua volontà di compiere fino in fondo la missione che il Padre gli ha affidato, con spirito di servizio e di sacrificio.

“Ogni vocazione ha la sua origine nello sguardo d’amore di Gesù”, ci ricorda papa Francesco esortandoci oggi a pregare affinché ciascuno di noi si impegni in una vita degna del Vangelo.Non siamo noi a scegliere Gesù, ma è Lui che ha scelto e conferma ognuno di noi con un affetto e un compito singolare, per il quale chiediamo una fedeltà appassionata.

don Paolo

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10 aprile 2016 – Terza Domenica di Pasqua (anno C)

La Pasqua rischiara tutta la storia con la sua esplosione di luce e di gioia, che dilaga sul passato e sul futuro, ossia sulla fedeltà di Dio al suo universale progetto d’amore e alle sue promesse che vanno ben oltre i nostri desideri. Gesù esorta a fidarsi della sua testimonianza e dei suoi giudizi, che esprimono sempre prospettive di benevolenza e di verità.

San Paolo – che oggi incontriamo alla fine degli Atti degli Apostoli e all’inizio della lettera ai cristiani di Roma – coltiva il desiderio di far giungere a tutti la gioia del Vangelo. Traendo dalla Parola il nostro proposito, chiediamo la grazia di lasciarci attraversare dalla luce di Dio e di condividerla, comunicando volentieri i nostri doni spirituali e ricevendo quelli degli altri.

don Paolo

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3 aprile 2016 – Ottava di Pasqua

“Otto giorni dopo” la risurrezione ecco l’incontro tra Gesù e Tommaso e la beatitudine che riguarda anche noi: “Beati quelli che hanno creduto senza avere visto!”. Il Signore concede a tutti il dono dello Spirito, il perdono e la pace, mostrando le sue ferite come segni di un amore che permane. La risurrezione infatti non annulla ma illumina il dono totale di sé.

Ringraziamo il Padre, mentre celebriamo ancora la solennità pasquale, per la straordinaria speranza che la storia umana e la nostra singolare esistenza hanno ricevuto nella nuova vita donata a Gesù e promessa a quanti si affidano, senza riserve, alla sua proposta di vita. Portiamo e seminiamo, per la luce e la gioia di tanti, l’Amore che riscatta ogni tristezza.

don Paolo

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27 marzo 2016 – Pasqua di Risurrezione

La vita è più ampia della morte al punto che la morte fa parte integrante della vita: è questa la esaltante certezza che riceviamo perché sia condivisa nella solennità della Pasqua di Cristo. Ciò che Gesù ha vissuto è principio di vita nuova in quanto è una totale e fiduciosa adesione ai tempi e ai modi che il Padre ha stabilito e che gli ha chiesto di realizzare.

Una benevola volontà il Padre la dispone anche per ognuno di noi, che siamo figli carissimi: vivere la Pasqua è rinnovare l’Alleanza proponendoci di assumere i sentimenti di Gesù e di dedicare le capacità e le risorse di cui disponiamo al bene comune. Alle speranze che portiamo nell’animo venendo a celebrare l’Eucaristia, il Risorto conceda sapienza e tenacia.

don Paolo

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17 maggio 2015 – Domenica dopo l’Ascensione (anno B)

La festa della nostra comunità di sant’Apollinare si colloca quest’anno tra l’Ascensione del Signore e la Pentecoste, sorgenti di quella “Chiesa in uscita” che tanto sta a cuore a papa Francesco. Siamo dunque sollecitati a ravvivare insieme la memoria del passaggio di Gesù, sempre con noi, e a spargere ampiamente il seme fecondo del Vangelo.

Al Signore glorioso chiediamo la grazia di valorizzare quello che ci unisce, superando ogni frammentazione tra noi, e di riuscire a condividere, in chiesa e fuori, le immense risorse di vita che Lui ci affida. La nostra appartenenza lieta e consapevole diventi un segnale umile ma evidente per tutti della Verità che ci fa vivere.

don Paolo

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10 maggio 2015 – Sesta Domenica di Pasqua (anno B)

“Io ti sono apparso per fare di te un mio servitore. Tu mi renderai testimonianza dicendo quello che hai visto e proclamando quello che ti rivelerò ancora”: in queste parole è racchiusa la folgorante chiamata di Paolo da persecutore ad apostolo, come egli stesso racconta. Dio lo cerca non per umiliarlo ma per chiamarlo ad una vita nuova e utile.

L’incontro con Gesù sulla via per Damasco è quindi per l’Apostolo come una morte e una risurrezione, è la sua Pasqua. Lo Spirito santo, grazie alla docilità che troverà in lui, potrà agire liberamente per la fede e la gioia di tante comunità. Anche ad ognuno di noi il Signore risorto rinnova in questo tempo pasquale la sua chiamata e i suoi doni di grazia.

don Paolo

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