27 settembre 2015 – Quinta Domenica dopo il Martirio di San Giovanni il Precursore (anno B)

Le pagine bibliche in questo periodo ci spingono a riconoscere Gesù come il grande dono del Padre: lo abbiamo contemplato la scorsa domenica come pane di vita eterna per la fame di senso del mondo e due settimane fa come datore di vita a Nicodemo e ad ogni discepolo chiamato a rinascere nello Spirito santo. Eccolo oggi come Samaritano che si prende cura di ogni uomo e soprattutto di chi è ferito dalla vita.

“Va’ e anche tu fa’ così!” sarà la parola conclusiva del Vangelo: la contemplazione di Gesù sfocia nell’assumere come nostro il suo modo di amare e servire. La fede e la preghiera sostengano anche in ciascuno di noi una dedizione sincera e totale.

don Paolo

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NOVITA’

      Ascolta qui l'omelia di don Paolo della Messa delle ore 18

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20 settembre 2015 – Quarta Domenica dopo il Martirio di San Giovanni il Precursore (anno B)

Nel pane e nel vino, come dice anche la liturgia, si intrecciano “il frutto della terra e il lavoro dell’uomo”, si fondono cioè il dono e la coltivazione, il divino e l’umano. Con geniale semplicità, Gesù ne ha fatto il segno vivo ed efficace, ossia il sacramento, della sua presenza permanente e della sua singolare partecipazione alla nostra vita.

Congiunto profondamente alla sua Parola, che fa imparare la vita, il Sacramento eucaristico immette la nostra esistenza in quella di Gesù e del Padre, rendendoci già ora e per l’eternità veri figli di Dio e fratelli uniti da legami di grazia. Il nostro corpo, in cui dimora lo Spirito di Dio, sia sempre in sintonia con il pensiero e i sentimenti di Cristo.

don Paolo

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13 settembre 2015 – Terza Domenica dopo il Martirio di San Giovanni il Precursore (anno B)

“Il vento soffia dove vuole: uno lo sente, ma non può dire da dove viene né dove va. Lo stesso accade con chiunque è nato dallo Spirito” confida Gesù a Nicodemo, uomo dalla sincera sete di Dio. Il dono imprevedibile dello Spirito santo sta oggi al centro della comunicazione con la quale Dio ci raggiunge per sottrarci ad una fede insipida e stanca.

Aprirsi veramente a Dio, infatti, è come lasciarsi attraversare dal vento, che scuote, solleva e conduce dove non avremmo mai pensato. Imploriamo pertanto la grazia di una volontà disposta ad assecondarlo sempre, senza frenarlo o spegnerlo, con il desiderio che dentro di noi e nel mondo intero – come dice Isaia – “il deserto diventi giardino”.

don Paolo

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6 settembre 2015 – Seconda Domenica dopo il Martirio di San Giovanni il Precursore (anno B)

Sia Mosè, a cui fanno ampio riferimento le pagine bibliche di questa domenica, sia Gesù sono stati fedeli al Padre e hanno servito la sua casa, cioè il popolo eletto. Il primo come incaricato di dare unità e consapevolezza a gente che non aveva in comune né origine né cultura e il secondo, come Figlio, per stabilire una sintonia perfetta e un’alleanza eterna.

La guarigione di un paralitico da 38 anni in giorno di sabato scatena una forte polemica tra Gesù e i Farisei, tesi a ricercare la propria gloria anziché quella di Dio. Questa scelta li rivela e li separa nettamente dalla buona tradizione di Mosè, a cui appartengono. A noi conceda il Signore di cercare, seguendo Gesù, soltanto la verità e la gloria del Padre.

don Paolo

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30 agosto 2015 – Prima Domenica dopo il Martirio di San Giovanni il Precursore (anno B)

Poiché tutto sembra costarci fatica nel seguire Gesù, la liturgia ambrosiana ci propone di guardare attentamente la libertà e la scioltezza di Giovanni il Battista, dagli inizi della sua predicazione profetica fino al suo martirio, prezzo della verità. In una frase sta il suo segreto: “E’ lui, Gesù, che deve diventare importante; io invece devo mettermi da parte”.

Probabilmente questo vale anche per noi: se lasceremo il primo posto a Dio, la nostra vita diventerà più utile e gioiosa. Raccogliamo questo suggerimento che ci lasciano sia le pagine bibliche di questa domenica sia la coraggiosa e fedele testimonianza di quanti, in ogni tempo e luogo, sono vissuti consegnandosi al Signore Gesù con amore convinto.

don Paolo

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23 agosto 2015 – Domenica che precede il Martirio di San Giovanni il Precursore (anno B)

L’esercizio della fede, che imbocca progressivamente la via della testimonianza, tende al dono di sé, che può arrivare talora anche al martirio. Così accade, due secoli prima di Giovanni il Battista e di Gesù, anche ai sette fratelli Maccabei e alla loro madre. Nella fedeltà fino alla morte è già evidente la certezza di continuare a vivere presso Dio.

A quanto pare, tornano tempi in cui la fede può costare molto: questo non deve generare reazioni di paura, bensì ragioni per manifestare con umiltà e coraggio le verità di fede che la Parola di Dio semina e fa maturare in noi. E’ questo, quindi, un tempo prezioso per rinnovare serenamente al Padre, insieme a Gesù, l’offerta della vita.

don Paolo

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